giovedì 5 luglio 2012


Francesco Lukarich nasce a Trieste il 15/12/1983. Nel 1995 i genitori si offrono per partire come missionari e la famiglia si trasferisce in Nicaragua. Vanno a vivere nel piccolo paese montano di Jinotega. In questi anni, in lui inizia a sgorgare una profonda necessita di comunicazione, la quale trova il suo naturale sfogo nell’arte. Va a bottega presso un pittore naif del luogo ed inizia ad esplorare la linea, la superficie ed il colore. Ritornato in Italia nel dicembre del 1998, nel 1999 si iscrive all’Istituto Statale d’arte E.U. Nordio. Qui, sotto la carismatica guida di alcuni insegnati affina le sue capacità, ma soprattutto, attraverso le lezioni di storia dell’arte, viene a contatto con la metafisica di De Chirico e l’opera di Vasilij kandinskij. Legge “lo spirituale nell’arte” di Kandinskij e ne rimane totalmente affascinato. Intraprende così un iter creativo che lo porterà a fondere la metafisica dechirichiana e la teoria del colore del pittore russo, in un intreccio fra architetture e astrattismo. Crea così un linguaggio di forme e colori dove, ad esempio, il giallo (colore del tradimento, della frode ) associato ad un edificio con molte finestre ed aperture su di un lato, ma sull’altro è  dipinto di nero, risulta simboleggiare un uomo che tradisce, che ha secondi fini, ecc.
La madre si ammala di Parkinsonismo. In questo periodo conosce da vicino la sofferenza e l’angoscia, inizia poco a poco a toccarle con mano e ne rimane scandalizzato. Entra in una profonda crisi esistenziale che lo porta a rinnegare la sua fede e lo trascina nel baratro del non senso della vita. La madre peggiora. In uno dei tanti ricoveri della madre, vede nel letto affianco una donna scheletrica, bianca e seminuda che boccheggia ed emette rantoli. Vinto il ribrezzo si avvicina e percepisce che la donna stà chiedendo acqua. In quel momento, ai piedi di quel letto, riconosce in quella donna Cristo crocifisso abbandonato da tutti. Inizia da quel letto un rinnovamento nel linguaggio, che lo porterà a dipingere la sofferenza che vede attorno a se e della quale nessuno vuol sentir parlare. Si avvicina all’espressionismo tedesco e  trova in esso la via più consona per esprimere la nuova fase della sua vita. Sperimenta una nuova forma per dar vita alle sue opere, cercando di instaurare attraverso d’esse un dialogo opera / spettatore .Nel 2008 la madre muore e a seguito di questo avvenimento, entra in un momento di totale aridità artistica. In un viaggio in Spagna nel 2010, si accorge attraverso l’osservazione di varie problematiche sociali, che la società e lui stesso stanno cercando la vita e la felicità in cose dove non si trovano. E’ un periodo di presa di coscienza, che poco a poco lo porterà a capire, se pur lontanamente, che l’uomo per essere felice deve essere amato. Inizia così una nuova fase della sua pittura che lo porterà a indagare su dove si occulti la vera felicità e la vera realizzazione, ma particolarmente dove si celi quel qualcosa che può saziare e colmare lo spirito dell’uomo. Da quest’idea germoglia questa mostra, che aiutando lo spettatore a ragionare cerca di raggiungere e risvegliare la sua anima.
1999 – 2005 I.S.A. E.U.  Norido
2001 - Personale presso il Bar Costa - Trieste.
2002 -  Collettiva con l’associazione Arte 7
2002 - Primo premio al concorso d’arte sacra indetto dalla Provincia di Trieste.
2003 - Collettiva presso il convento dei frati minori conventuali. –Treviso.
2004 - Collettiva con l’associazione Arte 7
2006 - Collabora alla realizzazione del ciclo di affreschi nella chiesa di S. Giovanni Battista - Perugia.
2006 - Personale presso l’ex convento di Santa Maria Maggiore – Trieste.
2007 - Assieme al pittore David Lopez affresca la cappella della chiesa di S. Antoine  – Strasburgo.
2008 - Esposizione di disegni a Berlino presso il Tacheles.
2009 - Personale presso il Bar Carakas – Trieste.
2010 - 23° Collettiva per le arti figurative “Lilian Caraian”. Stazione Rogers  - Trieste
2011 - Personale presso lo spazio espositivo dell’associazione Thirty seven.  – Fiumicello
2011 -  62° settimana liturgica nazionale.  Molo IV - Trieste
2011-  24° Collettiva per le arti figurative “Lilian Caraian”. Sala Fittke - Trieste

mail: francescolukarich@hotmail.com

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