Francesco Lukarich
nasce a Trieste il 15/12/1983. Nel 1995 i genitori si offrono per partire come
missionari e la famiglia si trasferisce in Nicaragua. Vanno a vivere nel
piccolo paese montano di Jinotega. In questi anni, in lui inizia a sgorgare una
profonda necessita di comunicazione, la quale trova il suo naturale sfogo
nell’arte. Va a bottega presso un pittore naif del luogo ed inizia ad esplorare
la linea, la superficie ed il colore. Ritornato in Italia nel dicembre del
1998, nel 1999 si iscrive all’Istituto Statale d’arte E.U. Nordio. Qui, sotto
la carismatica guida di alcuni insegnati affina le sue capacità, ma
soprattutto, attraverso le lezioni di storia dell’arte, viene a contatto con la
metafisica di De Chirico e l’opera di Vasilij kandinskij. Legge “lo spirituale
nell’arte” di Kandinskij e ne rimane totalmente affascinato. Intraprende così
un iter creativo che lo porterà a fondere la metafisica dechirichiana e la
teoria del colore del pittore russo, in un intreccio fra architetture e
astrattismo. Crea così un linguaggio di forme e colori dove, ad esempio, il
giallo (colore del tradimento, della frode ) associato ad un edificio con molte
finestre ed aperture su di un lato, ma sull’altro è dipinto di nero, risulta simboleggiare un
uomo che tradisce, che ha secondi fini, ecc.
La madre si ammala di
Parkinsonismo. In questo periodo conosce da vicino la sofferenza e l’angoscia,
inizia poco a poco a toccarle con mano e ne rimane scandalizzato. Entra in una
profonda crisi esistenziale che lo porta a rinnegare la sua fede e lo trascina
nel baratro del non senso della vita. La madre peggiora. In uno dei tanti
ricoveri della madre, vede nel letto affianco una donna scheletrica, bianca e
seminuda che boccheggia ed emette rantoli. Vinto il ribrezzo si avvicina e
percepisce che la donna stà chiedendo acqua. In quel momento, ai piedi di quel
letto, riconosce in quella donna Cristo crocifisso abbandonato da tutti. Inizia
da quel letto un rinnovamento nel linguaggio, che lo porterà a dipingere la
sofferenza che vede attorno a se e della quale nessuno vuol sentir parlare. Si
avvicina all’espressionismo tedesco e
trova in esso la via più consona per esprimere la nuova fase della sua
vita. Sperimenta una nuova forma per dar vita alle sue opere, cercando di
instaurare attraverso d’esse un dialogo opera / spettatore .Nel 2008 la madre
muore e a seguito di questo avvenimento, entra in un momento di totale aridità
artistica. In un viaggio in Spagna nel 2010, si accorge attraverso
l’osservazione di varie problematiche sociali, che la società e lui stesso
stanno cercando la vita e la felicità in cose dove non si trovano. E’ un
periodo di presa di coscienza, che poco a poco lo porterà a capire, se pur
lontanamente, che l’uomo per essere felice deve essere amato. Inizia così una nuova
fase della sua pittura che lo porterà a indagare su dove si occulti la vera
felicità e la vera realizzazione, ma particolarmente dove si celi quel qualcosa
che può saziare e colmare lo spirito dell’uomo. Da quest’idea germoglia questa
mostra, che aiutando lo spettatore a ragionare cerca di raggiungere e
risvegliare la sua anima.
1999 – 2005 I.S.A.
E.U. Norido
2001 - Personale
presso il Bar Costa - Trieste.
2002 - Collettiva con l’associazione Arte 7
2002 - Primo premio al
concorso d’arte sacra indetto dalla Provincia di Trieste.
2003 - Collettiva
presso il convento dei frati minori conventuali. –Treviso.
2004 - Collettiva con
l’associazione Arte 7
2006 - Collabora alla
realizzazione del ciclo di affreschi nella chiesa di S. Giovanni Battista -
Perugia.
2006 - Personale
presso l’ex convento di Santa Maria Maggiore – Trieste.
2007 - Assieme al
pittore David Lopez affresca la cappella della chiesa di S. Antoine – Strasburgo.
2008 - Esposizione di
disegni a Berlino presso il Tacheles.
2009 - Personale presso
il Bar Carakas – Trieste.
2010 - 23° Collettiva per le arti figurative “Lilian
Caraian”. Stazione Rogers - Trieste
2011 - Personale presso lo spazio
espositivo dell’associazione Thirty seven.
– Fiumicello
2011 -
62° settimana liturgica nazionale. Molo IV - Trieste
2011-
24° Collettiva per le arti
figurative “Lilian Caraian”. Sala Fittke - Trieste
F mail: francescolukarich@hotmail.com
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